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pubblicato su “Il Riformista di mercoledì 10 luglio 2024 – Sono entrato nell’imponente edificio dell’ospedale pediatrico di Kyiv nel marzo del 2023.
Con il Movimento Europeo di Azione Nonviolenta eravamo reduci dell’inaugurazione del Peace Village a Brovary, a 20 km dalla capitale, una struttura ideata dall’architetto Mario Cucinella e realizzata con il Politecnico di Milano e le donazioni fatte da imprese italiane, voluta fortemente dal Mean e dai nostri partner ucraini.
Mentre varcavamo la soglia di quell’immenso nosocomio in perfetto stile sovietico, ci sentivamo ancora tutti mediamente soddisfatti del risultato raggiunto: avevamo contribuito alla costruzione di una piccola oasi di “pace”, almeno apparente, per bambini , giovani ed anziani. Ma appena messi i nostri piedi nel bunker dove i bimbi con malattie oncologiche si dovevano riparare dagli attacchi missilistici di Putin, quel Peace Village era già lontano anni luce, eravamo tornati di nuovo alla realtà della sciagura ucraina: bimbi terrorizzati dal dolore di un tumore a cui non veniva risparmiato il terrore delle bombe. Il bunker era addobbato alla meglio, con disegni e peluche sui letti, ma quello scantinato con i letti in fila , con poche lampadine al soffitto e nessuna finestra non aveva alcuna possibilità di mascherare la sua spettralità.
All’uscita dalla visita all’ospedale i medici ci hanno chiesto solo una cosa: aiutateci a far uscire i ragazzini con un pulmino per delle gite. In meno di due mesi con la generosità di tutti e la complicità di Banca Etica quel pulmino è arrivato a destinazione.

Quando ieri abbiamo assistito increduli alla mossa spregiudicata dell’esercito russo, colpire con un missile quell’edificio “sacro”, noi reduci del Peace Village ci siamo scritti su whatsapp come biglie di un flipper “ma l’ospedale che hanno bombardato è quello “nostro”? Perché è così che accade quando in un posto ci entri, con il naso, con gli occhi, con le mani, con i piedi , non è più “l’ospedale del Tg” diventa il “tuo ospedale “.

I complottisti diranno che c’è un motivo preciso perché Putin ha fatto questo , avrà dato un segnale alla NATO, sarà stata colpa dell’America, saranno stati i cinesi prossimamente schierati in Bielorussia. Ma per noi che affrontiamo la realtà con il nostro corpo c’è una sola parola da dire : orrore , ed una sola azione da compiere : fermare questo orrore. Come Nonviolenti attivi vorremmo che milioni di europei si schierassero con noi davanti gli edifici civili di Kiev, le sue piazze, le sue scuole , i suoi ospedali, per dire “bombardateci tutti” e saremo di nuovo lì l’11 luglio mattina , giorno di San Benedetto. Ma se questo non accadrà , se i nonviolenti di Europa non si muoveranno dalle loro case e dalle loro tastiere , allora non ci resterà che sperare che il prossimo scudo antimissile sia più potente di quello che oggi proteggeva quei poveri bambini , non ci resta che sperare che l’Europa resti dove oggi sta ma con ancora più convinzione, accanto all’Ucraina, accanto a quei bimbi morti e feriti.