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Su SIR, Maria Chiara Biagioni

Ci sarebbe e ci sarà tanto da dire nei prossimi anni sulla riuscita dell’ultima missione del Movimento Europeo di Azione Nonviolenta in Ucraina.

Questo articolo riprende l’essenza di quanto abbiamo visto accadere a Kyiv: prima tutti uniti nella preghiera, i leader religiosi e i responsabili delle associazioni religiose del MEAN, poi tutte e tutti uniti per lavorare in tavoli di discussione per “mettere a terra” l’istituzione dei Corpi Civili di Pace Europei.

Penso che nel mondo, in questo momento, solo a Kyiv può succedere che un Nunzio Apostolico, un Patriarca, due Imam e la società civile europea ed ucraina, possano discutere alla pari con cittadini comuni sul come far avanzare il dialogo interreligioso contro le guerre; solo a Kyiv può accadere in questo momento che autorità militari e società civile si confrontino sulle modalità concrete per far funzionare le Commissioni di Verità e Riconciliazione; solo in Ucraina si discute senza ideologia sulle nuove parole della pace, il superamento dei traumi della guerra e l’istituzione dei corpi civili di pace europei, mettendo al tavolo la società civile e i rappresentanti del parlamento europeo degli enti locali.

Da questa guerra tragica, violenta e inutile, come tutte le guerre, l’Europa potrebbe uscirne migliore se saprà non solo accogliere il popolo ucraino nella sua comunità politica, ma accogliere la lezione ucraina dentro il suo spirito fondativo, per riscoprire sotto le ceneri degli interessi di parte e dei giochi di palazzo il fuoco del sogno di pacificazione della Unione Europea, a cui Kyiv di fatto già appartiene e per cui gli ucraini stanno dando la vita.

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