La preghiera universale celebrata dal Mean prima a Buča e poi in piazza Santa Sophia, con la presenza di tutte le confessioni ucraine, compresa la comunità islamica, è stata una piccola rivoluzione.
Dall’inizio dell’aggressione nessuno aveva mai riunito le diverse confessioni per un momento di preghiera così corale ed ecumenico, era la prima volta che i leader delle diverse chiese presenti a Kyiv si incontravano in una pubblica piazza per elevare lo sguardo al cielo e chiedere la pace come sommo bene a Colui che tutto può.
La difesa della pace si muove solo sulle gambe di tutti i nonviolenti del mondo: la violenza può essere arginata se prevenuta con un lavoro costante e collettivo di diagnosi e di prognosi sulle cause che possono generarla. Per questo chiediamo con insistenza che venga istituita una nuova forza di pace, i Corpi Civili di Pace Europei.
Qui tutta l’intervista: