Corpi civili di pace europei, gli europarlamentari interrogano Borrell.
Ventidue eurodeputati di 4 gruppi politici (S&D, PPE, Renew, Verdi) hanno oggi depositato un’interrogazione alla Vicepresidenza della Commissione e all’Alto rappresentante per gli affari esteri e la sicurezza in cui si chiede se nel nuovo Civilian CSDP Compact (Patto sulla dimensione civile della PSDC) che sarà presentato entro giugno non sia opportuno lanciare il progetto di un Corpo civile di pace europeo.
Vi avevamo raccontato della missione del Mean (Movimento europeo di azione nonviolenta) a Strasburgo, lo scorso 17-18 e 19 aprile con l’obiettivo di richiedere al Consiglio di includere il progetto di CCPE (Corpi Civili di Pace Europei) nel nuovo Civilian CSDP Compact (Patto sulla dimensione civile della PSDC) che sarà presentato entro giugno.
Oggi numerosi parlamentari incontrati in quell’occasione hanno depositato un’interpellanza a risposta scritta alla Vicepresidenza della Commissione/Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza proprio sull’istituzione dei Corpi Civili di Pace Europei. L’interpellanza giò all’attenzione dell’Ufficio di presidenza è stata firmata da 22 eurodeputati di 4 gruppi politici (S&D, PPE, Renew, Verdi). Patrizia Toia (S&D), Fabio Massimo Castaldo (NI/5 Stelle), Andrea Schwab (PPE), Massimiliano Salini (PPE), Dan Stefan Motreanu (PPE), Massimiliano Smeriglio (S&D), Giuliano Pisapia (S&D), Caterina Chinnici (S&D), Franco Roberti (S&D), Mercedes Bresso (S&D), Brando Benifei (S&D), Achille Variati (S&D), Pietro Bartolo (S&D), Elisabetta Gualmini (S&D), Olivier Chastel (Renew), Ignazio Corrao (Verts/ALE), Rosa D’Amato (Verts/ALE) e altri.
L’interrogazione chiede: “La Commissione Eurpopea ritiene opportuno includere il progetto di un Corpo di Pace Europeo che combini l’esperienza delle missioni civili con le attività delle Ong sul campo, aumentando così l’efficacia dell’Unione nella CCM (Civilian Crisis Management)?”, e ancora, “Pensa che la CPCE (Corpo Civile di Pace Europeo) possa rafforzare l’immagine dell’Unione come attore di pace a livello globale?”
Ora la parola è a Josep Borrell e alla Commissione.
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