Ai leader religiosi impegnati per la promozione della pace come il ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, fra’ Massimo Fusarelli, il Nunzio Apostolico a Kiev, mons. Visvaldas Kubolkas, l’incaricato del Papa per la missione di pace per l’Ucraina, il cardinale Matteo Zuppi, l’Imam della grande moschea di Roma, il prof. Akkad.
Agli scienziati della pace, della mediazione dei conflitti e dello sviluppo, come Stefano Zamagni, Marianella Sclavi, Gianni Scotto, Bernardo Venturi, Luisa Del Turco del Centro Studi Difesa Civile; Gianni Santili della Cooperation Peace Accademy.
Agli europeisti visionari e concreti della prima ora come Pier Virgilio Dastoli e Romano Prodi.
Ai politici intervenuti ed interessati autenticamente al potenziamento del ruolo della società civile nei processi di pace come Elena Bonetti, Maurizio Lupi, Lia Quartapelle, Luigi Bobba.
Ai pacifisti ed ecologisti che hanno condiviso le battaglie di Alex Langer e la sua proposta dei Corpi Civili di Pace fin dall’inizio, come Edi Rabini e Pinuccia Montanari.
Ai docenti-attivisti di ecologia integrale della Pontificia Università Antonianum come Giuseppe Buffon, Paolo Cancelli e Massimo De Maio.
Ai giornalisti che non smettono di denunciare il mondo ingiusto e di raccontare il mondo possibile, come Riccardo Bonacina, Stefano Arduini, Gabriella Debora Giorgione, Radio Radicale, Daniele Biella, Alessio Nisi.
Ai registi, i grafici , i comunicatori come Felipe Goycoolea, Aurora Lobina, Chiara Bollo, Antonio Servodio, Francesco Boffa, Roberta Capuano.
Ai geni e gli architetti come Mario Cucinella e Antonella Agnoli, ai sindacalisti come Marco Bentivogli, ai sacerdoti attivisti come don Mauro.
Alle tante volontarie e ai tanti volontari silenziosi e sempre operosi come Tina Di Rubbo, Filomena Costanzo, Maurizio Colace, Liliana Morena Pizzolorusso, Carlo Assi, Tommaso Cappelli e tante e tanti altri.
Alla società civile rappresentata da Azione Cattolica Italiana, MASCI Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, Base Italia, Comunità Progetto Sud, Rete Economia civile “Sale della Terra”, VITA non profit, Piccoli Comuni del Welcome; Millepiani; Next Nuova Economia per Tutti; Fondazione Casa della Carità “A. Abriani”.
Alle comunità territoriali rappresentate da Anci e da Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà.
Alle donne della resistenza ucraina come Tetyana Sh, agli uomini della dissidenza russa come Alexander Bayanov e alle giovani ribelli della Bielorussia come Olga.
Tutto questo popolo “ostinato e disarmato” che si è incontrato in questi due giorni di conferenza a Roma ci fa ben sperare che la forza della società civile possa giocare ancora le sue carte nel drammatico scenario di guerra in atto.
Ora non dovremo assolutamente perderci di cvista, ora dobbiamo assolutamente unirci e unire!