La direzione nazionale del Pd ha sciolto le riserve sui candidati che scenderanno in campo per le politiche del prossimo 25 settembre ma il suo nome, che era stato indicato per la Camea, non c’è. Deluso?
“Non avevo nemmeno immaginato questa candidatura, che mi ha sorpreso in positivo e sono ancora grato al Pd territoriale, in quanto non sono iscritto al partito. Il fatto che la segreteria provinciale, all’unanimità, avesse indicato il mio nome mi rende riconoscente, anche in virtù del fatto che è stato riconosciuto un percorso. Siamo nati con Civico22, abbiamo messo in campo una forza politica che non esisteva e c’è il riconoscimento di tutto il lavoro che svolgiamo per il miglioramento del welfare e delle aree rurali. Tra l’altro, alle scorse elezioni, fu proprio una parte del Pd a “boigottarci” rispetto al lavoro svolto insieme per costruire una candidatura unitaria delle aree civiche e dei partiti, negandoci a un certo punto le primarie della costituzione. Da questo punto di vista è stato il ricongiungimento di un percorso. La relazione, però, è che anzicchè essere ascoltati come territorio, viene fuori tutt’altra logica.”
Lei ha parlato proprio di “altre logiche ed altre motivazioni” alla base della scelta. Cosa intende?
“Credo che se una direzione esprime un nome, e l’unico che avanza, addirittura so per certo che è stato anche dichiarato con forza immotivabile perchè era l’unico che potesse contendere il collegio, non viene poi ascoltato, allora è chiaro che prevalgono altre logiche. Quali siano mi è sconosciuto. È un dato di fatto che il territorio sia rimasto inascoltato dalla direzione nazionale. È che benevento si giocherà la partita senza una costruzione dal basso.”
Ha sentito telefonicamente il segretario provinciale Cucciano?
“Certo e la delusione è reciproca, forsa ancora più forte per chi ha espresso il mio nome, in quanto l’indicazione della candidatura nasceva dalla volontà di provare ad aprire un varco nuovi e mettere insieme un percorso, dato che comunque io sono anche espressione dei Verdi, dei movimenti civici. Attualmente la giustificazione ufficiale che mi è arrivata era sul discorso quote rosa. Ma è evidente che sia una giustificazione un pò appiccicaticcia.”
Questo verdetto rischia di mutare anche i suoi rapporti con il Pd e in particolare gli equilibri con i dem a Palazzo Mosti?
“Non c’entra nulla, non siamo organici al Pd. Nell’aula consiliare facciamo opposizione a Mastella e continuiamo su questo percorso. Il Pd ha quattro consiglieri di opposizione con i quali siamo perfettamente in linea. Sta di fatto che questo indebolire la candidatura del territorio può significare fare ancora una favore a Mastella, se si conferma la candidatura di Sandra Lonardo in quello stesso collegio. Non so come andrà a finire, ma se prima c’era una competizione in corso tra visioni diverse, ora sembra quasi che tutti si stia appiattendo”.
In che modo intende portare avanti la visione alternativa per la città, spesso promossa al fianco dei dem?
“Dal punto di vista territoriale andiamo avanti sempre con la squadra di Civico22. È l’espressione di una politica nuova del territorio. Il Pd ha provato a premiarci e la direzione nazionale ha stroncato questa candidatura. Ma il territorio dimostra, in fondo, di avere una maturità maggiore del Pd”.
Quali, a suo avviso, le criticità da risolvere al più presto?
“Benevento vive ancora un disastro ambientale importante, con il problema che ci si avvia verso un nuovo contenzioso sulla Lumode, totalmente inutile.
Abbiamo ancora una zona straordinaria,Santa Clementina, dove c’è l’incrocio tra fiumi che dovrebbe essere un privilegio e che invece è tra le aree più abbandonate del capoluogo. E poi c’è il tema delle aree rurali: siamo 72esimi nella Stai, finalmente abbiamo avuto l’ok ad riconoscimento del Fortore come area interna che doveva invece essere scontata. Per non parlare dei dati sull’ambiente, con dati pessimi sulla qualità dell’aria.
C’è ancora molto da fare. Manca una visione del territorio in ottica Pnrr. Noi dobbiamo competere con l’Umbria ma ad oggi pare che stiamo rincorrendo i modelli già vecchi.”